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Capodanno cinese: tra storia e tradizione

Immagine del redattore: Fuori RegistroFuori Registro
Si è da poco concluso il Capodanno cinese, una ricorrenza dell’Oriente e in particolare della Cina, che da qualche anno si è diffusa anche nella cultura occidentale. Ma cos’è questa curiosa festività e da cosa trae origine? Scopriamolo insieme!

La provenienza della cosiddetta “festa di primavera” trova le sue radici in un’antica leggenda, che ha come protagonista un animale mitologico di nome Nian, che era solito, una volta ogni dodici mesi, uscire dalla sua tana per mangiare degli esseri umani. Presto, gli uomini si accorsero che il mostro era spaventato dai rumori forti e dal colore rosso e, proprio attraverso questi, tentavano di scacciarlo via.


Questo spiega i festeggiamenti tipici del Capodanno con fuochi d’artificio, canti, decorazioni di colore rosso e la particolare danza del leone, un rituale durante il quale le persone sfilano per le strade, inseguendo l’animale che rappresenta il Nian, e lo spaventano, facendo rumore con petardi o sbattendo pentole. Questa figura mitica è rappresentata con un costume di colore rosso, formato da un corpo e da una testa che vengono manovrati da un gruppo di atleti o artisti marziali.


A differenza del capodanno occidentale, basato sul calendario gregoriano, il Capodanno cinese ha come riferimento il calendario lunisolare, dunque l’inizio di ciascun mese coincide con ogni novilunio, perciò, a seconda della luna nuova, la data può variare (tra il 21 gennaio e il 20 febbraio del "nostro" calendario).


I festeggiamenti durano due settimane circa e, quest’anno, hanno avuto inizio il 29 gennaio, segnando l’avvento dell’ "Anno del Serpente di Legno", simbolo di potenza, fortuna e successo. Oltre al calendario, ciò che contraddistingue questa tradizione è il suo peculiare oroscopo, composto da 12 segni, a cui è associato per ogni anno un animale (Topo, Bufalo, Tigre, Coniglio, Serpente, Cavallo, Capra, Scimmia, Gallo, Cane, Maiale e appunto Drago), e dai 5 elementi (legno, fuoco, acqua, terra e metallo).



In occasione della festa, i Cinesi ringraziano per l’inizio del nuovo anno, visto come simbolo di rinascita. Seguendo la tradizione, ci sono alcune ritualità che vengono costantemente rispettate: per accogliere nel migliore dei modi l’anno che viene, si fa una pulizia totale della casa, volta a scacciare la cattiva sorte; si addobbano abitazioni e strade con festoni e decorazioni rosse; si organizza un grande cenone, in cui si mangiano piatti tipici, come i famosi ravioli o involtini primavera. Un’altra consuetutudine è scambiarsi piccoli doni: generalmente gli anziani regalano, in particolare alle coppie sposate e ai bambini, delle buste rosse contenenti soldi, con un numero di banconote necessariamente pari, poiché le donazioni dispari sono associate ai funerali.


I festeggiamenti si concludono con la ‘Festa delle Lanterne’, durante la quale, nell’ultima sera del Capodanno, le famiglie escono per una passeggiata serale, portando con loro delle tradizionali lanterne di carta.


Oggi, il Capodanno cinese, simbolo di fusione tra tradizione e modernità, viene celebrato in tutto il mondo, con eventi nelle "Chinatown" delle grandi città, da New York a Londra, da Milano a Sydney, attirando ogni anno milioni di turisti curiosi, dall’Oriente all’Occidente.


Aurora Fallovo

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