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CILIEGI IN FUGA

Aggiornamento: 24 apr

Nel cuore della primavera giapponese, c'è un momento magico in cui la natura si trasforma in uno spettacolo di bellezza senza tempo: l'Hanami, la tradizionale festa dei ciliegi in fiore. 


La fioritura dei ciliegi è un evento molto atteso in molte parti dell'Asia orientale e in Giappone questo fenomeno è celebrato con il festival chiamato "Hanami" (花見), che letteralmente significa "ammirare i fiori".



Durante l'Hanami, le persone si riuniscono nei parchi, nei giardini e lungo i fiumi per ammirare la bellezza dei fiori di ciliegio in fiore, noti come "sakura" (桜).


Questa tradizione affonda le sue radici nell'antichità, risalendo a più di mille anni fa, durante il periodo Heian (794-1185). In quel tempo, i nobili giapponesi organizzavano pic-nic sotto i ciliegi in fiore e componevano poesie per celebrare la bellezza effimera della natura. Con il passare dei secoli, questa pratica si è diffusa tra la popolazione generale, diventando una delle festività più amate e significative del calendario giapponese.


Durante l'Hanami, i Giapponesi si riuniscono nei parchi, nei giardini e lungo i fiumi per godersi il panorama floreale, spesso accompagnato da cibi tradizionali come bento, sakura mochi e sake. È un momento di gioia e celebrazione, in cui la gente lascia da parte le preoccupazioni quotidiane per immergersi completamente nella bellezza e nell'atmosfera festosa dei fiori di ciliegio.


L'Hanami non è solo una festa per celebrare la bellezza dei fiori, ma è anche un momento per riflettere sulla transitorietà della vita stessa. Come recita una poesia waka autentica di Ono no Komachi, poetessa del periodo Heian:


“ 花の色は

うつりにけりな

いたづらに

わが身世にふる

ながめせしまに ”


"I colori dei fiori già sono svaniti, mentre nei pensieri svagati la mia vita scorre via, osservando la lunga pioggia cadere."


Questa poesia, così come molte altre del periodo, esprime il tema della fugacità della bellezza, una filosofia profondamente radicata nella cultura giapponese, che trova un'eco nel concetto latino di "vitae summa brevis", come espresso da Orazio nell'Ode 1.4. Questo concetto sottolinea la breve durata della vita umana e l'importanza di cogliere il momento presente, poiché il tempo passa rapidamente e la vita è fugace, indipendentemente dallo status sociale o dalla ricchezza.


I fiori di ciliegio, con la loro bellezza effimera, sono un simbolo di profonda importanza in Giappone. Rappresentano il transitorio ciclo della vita e la bellezza temporanea.



Interessante è il legame tra i fiori di ciliegio e la storia di questo Paese. La leggenda più diffusa legata all'Hanami e alle sensazioni che si provano nell'ammirare i fiori di ciliegio narra di un antico imperatore giapponese che ordinò di seppellire ogni cadavere di samurai sotto gli alberi di ciliegio. Si dice che ciò sia avvenuto in quanto i sakura, i fiori di ciliegio, hanno un significato spirituale legato alla rinascita. Originariamente, essi erano bianchi come la neve. Tuttavia, secondo la leggenda, in seguito all'ordine dell'imperatore, i petali dei fiori si tinsero di un delicato rosa. Si credeva che le radici degli alberi si nutrissero del sangue dei samurai, conferendo ai fiori una tonalità rosa e rinnovando così il loro significato simbolico di rinascita e rigenerazione.


Al tempo della Seconda Guerra Mondiale, l'immagine della caduta dei fiori di ciliegio era spesso evocata nelle lettere dei Kamikaze alle loro famiglie, prima delle missioni suicide. Questo simbolismo illustrava la bellezza e la brevità della vita, così come la determinazione e il coraggio dei soldati. Inoltre, i fiori di ciliegio vennero riprodotti sulle bandiere miliziane durante la guerra di Okinawa contro gli Americani (1945), simboleggiando la resistenza e l'identità nazionale.


In conclusione, l'Hanami rappresenta non solo un momento magico in cui la natura si trasforma in uno spettacolo senza tempo, ma anche un'occasione per celebrare la passeggera, ma straordinaria bellezza della vita stessa.


Questa antica tradizione, radicata da oltre un millennio, si è diffusa in molte parti dell'Asia orientale, unendo le persone nella gioia e nella celebrazione della natura e della vita. Come i fiori di ciliegio, che sbocciano e appassiscono in un breve periodo di tempo, ci ricorda della preziosità e della fugacità del momento presente.


Che l'Hanami ci ispiri a vivere pienamente ogni istante: cogliere l'attimo e apprezzare ciò che circonda diventino un imperativo, come ci suggerisce il famoso detto latino "carpe diem" di Orazio.

A cura di Elisa Mazzella

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