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NAYT: la superficialità della tormentata età contemporanea

Aggiornamento: 3 giorni fa


Nayt, pseudonimo di William Mezzanotte, nasce nel 1994 a Isernia; successivamente, si traferisce a Roma, luogo in cui si affianca alla cultura hip-hop, più precisamente al rap. Il giovane cantane, già dai primi anni, ottiene un grande seguito, grazie alla sua forte determinazione con cui è cresciuto, frutto della sua infanzia tormentata. Nayt racconta, infatti, in molteplici interviste, di essere stato disconosciuto dal padre, cosa che gli ha comportato problemi affettivi, ma anche economici, che l'hanno costretto a vivere in casa con extracomunitari e, in seguito, anche con gli zii. Gli spazi, dunque, erano ristretti per lui: per il giovane William, era stressante e opprimente vivere in queste condizioni, tanto da arrivare a sviluppare la "sindrome del risparmio" che, solo attraverso terapie, è riuscito a superare.


L’esordio del cantante arriva nel 2012, a soli 18 anni, con l'uscita del suo primo album, "Nayt one", nel quale ospita grandi figure del rap Italiano come Emis Killa. Dopo numerosi album, tra cui "Raptus Volume 1, 2 e 3", a ottobre del 2021 pubblica "Doom", un lavoro che rappresenta le prerogative per il suo futuro, definendo il passato né come risucchiato, né come sostituito, ma semplicemente distante, e, quindi, manifestando una visione chiara del presente e consapevole della sua personalità: sono proprio questi gli aspetti che caratterizzano la sua musica.


Nayt e i suoi mostri elaborati dall'AI
Nayt e i suoi mostri elaborati dall'AI

In un'intervista, Nayt sostiene, in modo trasparente, di "accogliere i suoi mostri" e di aver ormai imparato a conviverci, sulla base di situazioni che si trova a dover fronteggiare quotidianamente. Attraverso la musica, dà voce a una generazione tormentata; ascoltato maggiormente da adolescenti, affronta temi comuni che caratterizzano la società, soffermandosi anche a enfatizzare sentimenti emblematici, tra cui la solitudine, ritenuta da lui paradossale, in una realtà sempre iperconnessa, e l'alienazione dal resto del mondo: William decide di denunciare una comunità basata sulle apparenze e sul sacrifico di sé stessi, pur di omologarsi.


Un’altra tematica ricorrente, che contraddistingue il repertorio di Nayt, sono le aspettative che la società impone sui giovani, come avere successo, dimostrare il proprio valore e puntare alla perfezione: i concetti chiave per "vivere serenamente". Nei testi delle canzoni, egli esprime chiaramente il suo desiderio di "essere", ribellandosi agli standard sociali, ma emerge, allo stesso tempo, la consapevolezza di dover lottare contro sé stessi e contro tutto ciò che fa paura. Descrive la superficialità dell'età contemporanea, il materialismo e tanti altri fattori che contribuiscono ad annullare le relazioni umane, rendendo i giovani sempre più insicuri, come viene trattato nel brano "Cosa conta davvero", in cui si sottolinea l’importanza che questi aspetti hanno assunto, spronando gli ascoltatori ad agire il prima possibile, affinché questa possa scomparire.



Il cantante, non avendo lasciato del tutto alle spalle il suo passato, affronta anche questioni

legate all'economia e all'importanza che quest’ultima ha assunto e quanto possa essere indispensabile il denaro per costruire un futuro o solo per avere la certezza che questo potrà esserci. Ciò che rende Nayt un artista unico è la capacità di dar voce a ogni tipo di tema, lasciando spazio alla libertà e alla possibilità di rinascere: si distingue per il suo autentico coraggio di raccontare la vita a una società cui tutto sembra superficiale, raccogliendo delle speranze concrete per chi non sta a passo con il mondo che corre troppo velocemente.


Un "poeta moderno" che dà delle risposte in un mondo di sole domande?


«Sono solo un altro giovane perso, con l'ansia di arrivare, ma non sa dove sta andando».


Ricerche fotografiche e articolo a cura di Noemi Cimaroli e Paola Centola

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