Il “Muay Thai” è un’arte marziale molto antica, proveniente dall’antico regno del Siam, oggi conosciuta come Thailandi, che, fino al XVIII secolo, comprendeva anche una parte della Cambogia, del Laos e della Birmania.
E’ uno degli stili più efficaci e completi che esistano: prevede pugni, gomitate, calci e ginocchiate, motivo per il quale viene denominata anche “Arte delle otto armi”. In origine, quest’arte veniva chiamata solo “Muay” che in thailandese vuol dire “combattimento”.
Venne elaborata oltre 2300 anni fa, per consentire ai combattenti thai di difendere il sovrano da ogni tipo di minaccia ed arrivare, se necessario, ad uccidere a mani nude anche assalitori armati. Il primo importante evento legato alla Muay Thai risale al 1774, quando il guerriero “Nai Khanom Dton” riuscì a difendersi da dieci combattenti contemporaneamente.
«Per praticare questa disciplina è richiesta una grande passione e tanta forza di volontà. La Muay Thai, infatti, è un'Arte Marziale che può essere praticata da tutti, dal momento che può risultare, nonostante non sia prettamente il suo scopo, un valido aiuto per tutte quelle persone che vogliono seguire un percorso di difesa personale».
Questo è quanto sostiene Gianluca Colonnes, Direttore tecnico regionale del Lazio della FIKBMS-CONI.
Brando Perotti, Gian Marco Costanzo, Cecilia Merluzzi, Arianna Ritarossi