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Mondiali 2022

Aggiornamento: 15 gen 2023

Il campionato mondiale di calcio è il torneo sportivo più prestigioso al mondo, sinonimo di uguaglianza, fraternità e condivisione ed è, quindi, anche l’evento sportivo più seguito sulle televisioni del pianeta, superando persino i Giochi Olimpici. È stato stimato che il pubblico cumulativo di tutte le partite della Coppa del Mondo 2006 sia stato di 26,29 miliardi, ovvero il 10,9% dell’intera popolazione del pianeta(record assoluto per un evento sportivo televisivo)!


L’Italia di Mancini, nonostante la vittoria dell’Europeo 2020 (svolto nel 2021 a causa della pandemia) non è riuscita a qualificarsi per i Mondiali 2022, che stanno attirando comunque l’attenzione dei media italiani e non poco. I mondiali di calcio di Qatar 2022, in corso dal 20 Novembre al 18 Dicembre, saranno i primi ospitati da un Paese arabo, i primi a essere disputati d’autunno ma anche gli ultimi a 32 squadre, prima dell’allargamento a 48. Già da subito, possiamo notare le diverse particolarità di questi Mondiali in quanto il Qatar sarà il Paese più piccolo di sempre ad ospitare la fase finale di questa massima competizione, ovviamente non durante il periodo estivo, viste le alte temperature che vengono raggiunte già a partire da giugno in questo Stato.


Se, da una parte, c’è la grande rilevanza sotto ogni punto di vista di questa importante competizione che si svolge ogni quattro anni, dall’altra parte, ci sono scandali di portata storica e polemiche che hanno travolto personaggi di primo piano del mondo del calcio, dell’economia e della politica internazionale. “Mondiali della discordia, dello sfruttamento e dell’ arretratezza culturale”. Queste sono solo alcune delle frasi utilizzate per descrivere le evidenti carenze a livello di diritti civili e di principi democratici del Qatar, incredibilmente ricco rispetto ad altre nazioni. Tra voci di corruzione, inchieste sullo sfruttamento dei lavoratori, attacchi istituzionali ai diritti lgbtq+ e un calendario di calcio di fatto stravolto, quella del 2022 sarà l’edizione dei Mondiali meno sostenibile di sempre; addirittura la cantante Dua Lipa si è rifiutata di cantare nella cerimonia di apertura in quanto il Paese non ha migliorato la situazione sui diritti umani.


Una chiave di lettura interessante sarà il ruolo che avranno le donne all’interno della manifestazione. Il connubio donne, sport e Qatar infatti non è sempre stato facile, eppure questa volta sembra dover prevalere un carattere contraddittorio: da un lato vi è un Paese con una società fortemente patriarcale nella quale una donna deve prima chiedere il permesso al suo tutore maschile per sposarsi, studiare, viaggiare o per altre semplici cose che noi svolgiamo senza nemmeno doverci pensare. Dall’altro, però, per la prima volta ci saranno ben tre donne arbitro in un mondiale maschile; si tratta di Stéphanie Frappart (protagonista anche agli Europei), Yamashita Yoshimi e Salima Mukansanga. Un messaggio molto chiaro che Fifa vuole lanciare a proposito dell’accessibilità allo sport per le donne in Qatar che conferma la crescita del movimento arbitrale femminile in tutto il mondo; tuttavia, fa sorridere amaramente pensare che in Qatar, fino al 1998, alle donne non fosse minimamente concesso praticare uno sport.


Il cartello di benvenuto all’aeroporto di Doha contiene una lista infinita di cose che non si possono fare nel Paese. Tra queste essere omosessuali. Uno dei nodi più complicati da sciogliere riguarda proprio i diritti della comunità lgbtq+, o meglio, i non diritti, dal momento che “l’omosessualità è contro la legge ed è una malattia mentale”, ha detto Khalid Salman, amabasciatore nel mondo del Qatar 2022, le cui autorità avevano anche vietato l’esposizione di bandiere arcobaleno durante gli eventi sportivi, un ban che alcune aziende hanno deciso di aggirare.


Altro aspetto negativo risiede nel fatto che il Qatar abbia dovuto ricostruire da zero la sua accoglienza per i Mondiali di calcio. Sono sorti sette nuovi stadi, un nuovo aeroporto, una sfilza di strutture ricettive, lì dove prima non c’era nulla si sono materializzati nuovi centri urbani e con essi è stato rivoluzionato il sistema dei trasporti. Tutto questo ha avuto un costo umano non indifferente, in un Paese dove la tutela dei diritti dei lavoratori lascia a desiderare: persone costrette a lavorare per turni infiniti sotto al sole cocente estivo con una totale assenza di dispositivi di sicurezza sul luogo di lavoro e in condizioni pericolose. Chi ha provato a denunciare lo sfruttamento dei lavoratori e le morti legate all’organizzazione dei Mondiali, ha fatto una brutta fine. È il caso di Abdullah Ibhais, ex membro del Comitato Supremo del Qatar 2022.


Nonostante ciò, il Mondiale in Qatar promette uno spettacolo di alto livello con ben 32 Nazionali, nel momento più caldo della stagione dal punto di vista tecnico vista la forma perfetta dei giocatori. Il favorito numero uno, prima di uscire ai rigori nella partita contro la Croazia, era senza dubbio il Brasile di Neymar, chiamato a riportare la coppa a casa, dopo ben 20 anni di attesa. Il Brasile poteva contare su dei veri “giocatori di lusso” oltre Neymar, come Casemiro, Fred, Thiago Silva e Danilo, ma a quanto pare, ha sprecato questa possibilità. Grandi aspettative anche sull’Argentina, la quale vuole tornare a prendersi la Coppa che manca addirittura da 36 anni. La rosa sembra essere meno completa rispetto a quella dei Brasiliani, ma calciatori come Messi, Lautaro e Di Maria non vanno mai sottovalutati. Sul podio delle favorite ci sono anche i campioni in carica della Francia, probabilmente i più forti a livello di organico, nonostante alcune assenze pesanti come quella di Pogba, Kante e soprattutto quella di "Karim the dream”, fresco pallone d’oro di Benzema, fermatosi per un problema muscolare. L’allenatore francese Deschamps può comunque contare su Mbappe, Griezmann e Teo Hernandez, giocatori eccellenti. Gli “outsider” sono tanti invece e tutti in Europa. Si va dalla Spagna di Luis Enrique alla Germania di Flick, fino all’Inghilterra si Southgate, al Portogallo di Ronaldo e al Belgio di Lukaku


Dopo più o meno un mese, ci troviamo alle semifinali del torneo con delle sorprese assolute come per esempio il Marocco di Hakimi e Bonou, assoluti protagonisti, la Croazia di Modric e Perisic, con delle prestazioni di livello assolute da parte del portiere Livakovic; di big sono rimaste l’Argentina di Leo Messi e la Francia di Kylian Mbappe, attuale capocannoniere del mondiale. Incredibilmente la Germania è già fuori dai gironi a causa della qualificazione del Giappone, la Spagna esce agli ottavi perdendo ai rigori con il Marocco, lo stesso Marocco che eliminò per 1-0 i Portoghesi nell’ultimo mondiale di cr7, che oggi esce in lacrime dal campo finendo la sua carriera gloriosa piena di coppe e successi senza la Coppa del Mondo. Il Brasile esce ai quarti di finale con la Croazia, con il rigore decisivo di Marquinhos che si stampa sul palo; l’Inghilterra si ferma contro la Francia ai quarti con la rete decisiva di Olivier Giroud; il Belgio era uscita clamorosamente ai gironi, a causa di un Marocco straripante.


A distanza di due giorni dalla finale tanto attesa, possiamo dire che l’Argentina ancora una volta si è guadagnata il titolo di squadra favorita, battendo la Francia ai rigori in una partita che ci ha lasciato senza fiato.



Riccardo Lambraia e Ilaria Bottiglia



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